Turbinoplastica mininvasiva: come risolvere i tuoi problemi respiratori dovuti ad allergie o infezioni ricorrenti dei turbinati

Dott. Garrubba Francesco

La turbinoplastica mininvasiva permette di risolvere problemi di naso chiuso o problemi di respirazione legati ad allergie o a processi infettivi cronici. Viene fatto ambulatorialmente ed in anestesia locale.

Cosa sono i turbinati?

I turbinati, noti anche come cornetti nasali, sono più precisamente tre piccole sporgenze ossee laterali al setto nasale, ricoperte da un tessuto vascolare e da una mucosa dotata di ciglia.

La loro funzione è fondamentale nel processo di respirazione. Il loro scopo è in breve quello di contribuire al riscaldamento, alla purificazione e umidificazione dell’aria che viene inspirata dal naso e che va nei polmoni.

Fra le loro funzioni, ha anche uno scopo immunologico: nei turbinati infatti si trovano anche le cellule del sistema immunitario. La presenza di queste cellule fa sì che i turbinati abbiano anche il compito di proteggere il corpo da batteri, virus, e agenti patogeni di vario genere.

I turbinati hanno lo scopo di riscaldare l’aria, grazie alla presenza di vasi sanguigni nella zona; quindi le
ciglia della mucosa depurano e umidificano l’aria, bloccando le impurità. In poche parole, la loro funzione è come quella di un complesso filtro dell’aria, che la rende adatta ad essere usata nei polmoni, e quindi hanno un grande ruolo nel mantenimento del benessere del corpo.

Problemi ai turbinati: quando intervenire?

La più diffusa patologia a carico di queste parti del corpo è l’ipertrofia dei turbinati, risultato di un rigonfiamento cronico e permanente della mucosa che li ricopre: cause scatenanti possono essere il fumo della sigaretta, la deviazione del setto nasale, allergie o infezioni.

Il gonfiore riduce lo spazio a disposizione e quindi provoca una serie di problemi che sono il naso chiuso, e quindi tendenza a respirare con la bocca; diminuzione dell’olfatto, prurito in loco, russamento notturno, secchezza della bocca, naso colante.  All’ipertrofia dei turbinati si risponde in diverso modo, una delle terapie più utili è quella chirurgica.

 

Cos’è la Turbinoplastica Mininvasiva? Come funziona l’intervento?

La Turbinoplastica mininvasiva consiste in un’operazione chirurgica che va ad intervenire sui turbinati, vale a dire strutture interne alle fosse nasali che hanno un’importante funzione di ‘filtro’ durante la respirazione.

Si ricorre alla turbinoplastica mininvasiva qualora il problema dell’ipertrofia dei turbinati non receda anche dopo una appropriata terapia medica, ed in seguito ad aver eseguito una TAC di naso e seni paranasali (oggi eseguibile con tecnica CONE BEAM anche presso Benacus Lab) a bassa esposizione radiologica.

Questa tecnica è la meno aggressiva e la più moderna per risolvere questo particolare problema. L’intervento chirurgico si svolge in questo modo: in ambulatorio, nelle fosse nasali del paziente vengono introdotte delle strisce di garza imbevute di anestetico e di un vasocostrittore.

Si effettua poi la radiofrequenza, introducendo l’elettrodo nella mucosa gonfia del turbinato, e quindi
si invia dell’energia: la manovra viene ripetuta più volte finché si può apprezzare la visibile riduzione del tessuto ipertrofico.

L’intervento si prolunga fino a raggiungere le dimensioni desiderate, e quindi si libera tutta la fossa nasale, agendo prevalentemente sulla parte posteriore dei turbinati.

Una volta liberata la fossa nasale, l’intervento può dirsi terminato. In tutto l’operazione chirurgica dura dai cinque ai dieci minuti. Il paziente fa ritorno a casa dopo tre ore di osservazione.

Dovrà apporre delle gocce nelle fosse nasali e degli unguenti nasali per ripristinare la mucosa irritata dalla procedura ma in pochi giorni si ripristina una normale funzione con beneficio respiratorio.

 

 

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