OSAS: la sindrome delle apnee notturne. Cosa sono, come diagnosticarle e come curarle
Scopri cosa sono le OSAS (sindrome delle apnee notturne), come si diagnosticano e quali sono le strategie terapeutiche per curarle. L’OSAS è considerata a tutti gli effetti una patologia cronica invalidante che può quindi dare diritto a invalidità (...)

L’OSAS, o sindrome delle apnee ostruttive del sonno, è un disturbo del sonno causato dall’involontaria ostruzione, totale o parziale, delle vie aeree superiori, con conseguente interruzione della respirazione durante il sonno.
OSAS: sindrome delle apnee notturne
Le cause possono essere le più diverse:
- obesità o sovrappeso;
- ostruzione delle vie aeree superiori (data dalla conformazione di naso, bocca, gola);
- assunzione di sonniferi;
- scompensi cardiaci, fibrillazione atriale, diabete mellito;
- BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva);
- ictus;
- ipertensione arteriosa.
La conseguenza diretta di tale patologia è l’eccessiva sonnolenza diurna, caratterizzata da incapacità di concentrazione, cefalea al risveglio, calo della memoria ed altri sintomi.
I principali sintomi dell’OSAS sono:
- russamento, sin dalle prime fasi dell’addormentamento;
- sensazione di soffocamento ed ostruzione delle vie aeree durante;
- eccessiva sonnolenza diurna con calo della memoria e della capacità di concentrazione;
- eccessivi movimenti durante il sonno, sonno disturbato e non riposante;
- apnee notturne (riferite dal partner);
- cefalea al risveglio;
- calo del desiderio sessuale.
L’OSAS è considerata a tutti gli effetti una patologia cronica invalidante che può quindi dare diritto a invalidità.
Spesso però non è facile accorgersi di soffrire di OSAS e, molto frequentemente, è il partner ad accorgersi della presenza del problema: il russamento è infatti presente spesso dalle prime fasi dell’addormentamento, ed il sonno è caratterizzato da microrisvegli causati dal momentaneo soffocamento.
Come diagnosticare un’OSAS?
La Polisonnografia Cardio-Respiratoria è l’esame Gold Standard per la diagnosi delle OSAS: permette di monitorare e registrare l’attività cardio-respiratoria notturna del paziente, attraverso la registrazione di una serie di parametri:
- i movimenti di espansione del torace saranno rilevati da una fascia posta sul torace;
- i movimenti dei muscoli addominali saranno analizzati da una fascia addominale;
- la saturazione e la frequenza cardiaca saranno monitorati da un pulsossimetro posto sul dito del paziente;
- il flusso respiratorio sarà rilevato attraverso una cannula nasale;
- un sensore registrerà il russamento;
- un sensore di posizione analizzerà le varie posizioni assunte dal paziente durante la notte.
Come curare le OSAS?
Sulla base della gravità e della natura del disturbo ci sono diverse strategie terapeutiche attuabili:
- uso della CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), ossia un dispositivo di ventilazione meccanica a pressione positiva continua che impedisce il collabimento delle vie aeree superiori;
- uso di byte o di appositi apparecchi per l’avanzamento mandibolare, detti MAD (Mandibular Advancing Devices) modificando la posizione della lingua, dell’osso ioide e dell’epiglottide. Ciò viene fatto previa visita odontoiatrica;
- terapie posizionali: consistono nell’utilizzare correttori di postura i sensibili alla posizione assunta nel sonno, che rilasciano stimoli inducendo il soggetto a rigirarsi sul decubito laterale;
- terapia chirurgica otorinolaringoiatrica o maxillo-facciale, per correggere eventuali difetti anatomici o di anomalie ostruttive al fine di aumentare lo spazio respiratorio (rimozione di tonsille o di adenoidi).