La morte improvvisa di origine cardiaca: è un evento imprevedibile o può essere prevenuta?
Dott. Marco Moretti
Il rischio di morte improvvisa di origine cardiaca nell'atleta e nel sedentario: tutto ciò che devi sapere

Il rischio di morte improvvisa di origine cardiaca nell’atleta e nel sedentario: tutto ciò che devi sapere
La morte improvvisa cardiaca viene definita come un evento improvviso in un soggetto apparentemente sano e privo di sintomi premonitori dell’evento.
Troppo spesso la gente comune e purtroppo a volte anche personale sanitario ritengono che l’assenza di sintomi coincida con l’assenza di malattia cardiaca potenzialmente letale e senza il benché minimo preavviso. Infatti non è assolutamente vero che il cuore dà segni premonitori delle proprie malattie perché purtroppo spesso i primi sintomi precedono l’improvviso decesso del paziente senza che sia possibile porvi rimedio. E’ un evento che aumenta in modo esponenziale con l’avanzare dell’età dopo i 35 anni.
Le cause di morte di origine cardiaca sono rappresentate da:
- Infarto cardiaco causato da un restringimento delle coronarie, i vasi che portano il sangue al cuore. Tale restringimento è legato all’età avanzata, al fumo, al colesterolo elevato e all’ipertensione arteriosa. In alcuni casi le coronarie possono essere pervie ma malformate (decorso intramurario delle coronarie o origine anomala delle coronarie per esempio). In questo caso l’infarto può comparire anche in soggetti giovanissimi ben al di sotto dei 35 anni.
- Aritmia, cioè irregolarità del battito cardiaco, indicativa spesso della presenza di coronaropatia grave o della presenza di focolai “anarchici”. Possono essere spesso più letali dell’infarto. Può essere presente e letale a qualsiasi età.
- Rottura di aneurisma dell’arco aortico. E’ un evento causato da un’alterazione delle dimensioni dell’arco aortico letale più dell’infarto cardiaco.
Può essere congenito, tipico del giovane, o acquisito, tipico dell’età avanzata.
Erroneamente si ritiene che la morte di origine cardiaca sia un evento imprevedibile e che in nessun modo possa essere prevenuto anche sottoponendosi a esami di screening perché tanto un evento letale può accadere anche se ci sottopone a controlli accurati. Tutto ciò è assolutamente falso.
Il test da sforzo è infatti un esame assolutamente attendibile nell’individuare in modo precoce la presenza di coronaropatie e aritmie potenzialmente letali ma che non hanno ancora dato sintomi si sé.
L’ecocardiogramma invece è l’esame più importante per evidenziare delle malformazioni cardiache potenzialmente letali ma che non danno segno di sè se non con il decesso del soggetto che ne è colpito.
Pertanto essendo il test da sforzo e l’ecocardiogramma due esame assolutamente efficaci nell’individuare precocemente il rischio di morte improvvisa di origine cardiaca nell’atleta e nel sedentario. E’ pertanto fondamentale sottoporsi almeno una volta all’anno a test da sforzo e almeno una volta ogni due anni a ecocardiogramma per individuare precocemente coronaropatie e malformazioni cardiache che, pur non dando segno di sè, possono risultare letali senza nessun preavviso.
